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IL DDL DI BILANCIO ARRIVA IN PARLAMENTO

Principali novità.

Clausole salvaguardia Iva e accise
Disposta la sterilizzazione degli aumenti delle aliquote Iva previsti per il 2019. In dettaglio: l’aliquota agevolata resterà stabile al 10% per il prossimo anno, mentre passerà all’11,5% (non più al 13%) dal 2020; per l’aliquota ordinaria del 22%, anch’essa bloccata nel 2019, sono programmati aumenti al 24,1% dal 1° gennaio 2020 e al 24,5% (anziché il 25%) dall’anno successivo.

Regime forfettario
Modificato il regime forfetario agevolato, introdotto dalla Stabilità 2015 a favore delle persone fisiche esercenti attività d’impresa, arti o professioni e che prevede l’applicazione di un’imposta sostitutiva del 15%. In particolare, cambiano i requisiti di accesso: la soglia dei ricavi/compensi è innalzata a 65.000 euro e sono eliminati sia il limite di 5.000 euro di spesa sostenuta per il personale (dipendenti e collaboratori) sia il limite di 20.000 euro del costo dei beni strumentali.
Inoltre, dal 2020, il regime riguarderà anche i contribuenti con ricavi/compensi fino a 100.000 euro, con alcune differenze: il reddito si determina non forfetariamente, ma nei modi ordinari; l’imposta sostitutiva è del 20%, anziché del 15; non c’è esonero dall’obbligo di fatturazione elettronica.

Lezioni private e ripetizioni
Dal 2019, i compensi derivanti dall’attività di lezioni private e ripetizioni, svolta da docenti titolari di cattedra nelle scuole di ogni ordine e grado, non concorreranno più al reddito complessivo, ma sconteranno un’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle relative addizionali pari al 15% (è comunque possibile optare per l’applicazione dell’imposta sul reddito nei modi ordinari). L’imposta andrà versata alle stesse scadenze previste per l’Irpef. Un provvedimento delle Entrate, entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di bilancio, stabilirà le modalità attuative.

Ires al 15% per chi reinveste in beni strumentali e personale
È introdotta una tassazione agevolata (Ires al 15% invece che al 24%) per la parte di reddito corrispondente agli utili reinvestiti in azienda destinati a incremento degli investimenti in beni strumentali (esclusi gli immobili e i veicoli non strumentali) e del personale occupato (sia a tempo indeterminato che determinato).
La misura riguarda anche il reddito d’impresa degli imprenditori individuali nonché delle Snc e delle Sas in regime di contabilità ordinaria (se invece sono in regime di contabilità semplificata, occorre integrare le scritture contabili con apposito prospetto da cui devono risultare la destinazione a riserva dell’utile d’esercizio e le vicende della riserva). In questi casi, al reddito agevolabile si applicano le aliquote Irpef ridotte di nove punti percentuali, partendo da quella più elevata.

Cedolare secca per le locazioni di negozi e botteghe
Per i contratti di locazione stipulati nel 2019, relativi a unità immobiliari classificate nella categoria catastale C/1, di superficie fino a 600 mq, sarà possibile avvalersi, su opzione, del regime della cedolare secca, applicando ai canoni l’imposta sostitutiva del 21%. L’opzione non sarà esercitabile per i contratti stipulati nel 2019, qualora al 15 ottobre 2018 risulti già in essere un contratto non scaduto, tra i medesimi soggetti e per lo stesso immobile, interrotto prima della scadenza naturale.

Proroga e rimodulazione dell’iper ammortamento
Confermata per il prossimo anno la disciplina di maggiorazione dell’ammortamento, che premia gli investimenti in beni materiali strumentali nuovi ad alto contenuto tecnologico (“Industria 4.0”). Saranno, pertanto, agevolabili anche gli investimenti effettuati entro il 31 dicembre 2019 ovvero entro il 31 dicembre 2020, a condizione che entro il 31 dicembre 2019 l’ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione. Tuttavia, si introducono percentuali diversificate a seconda dell’entità dell’investimento; la maggiorazione del costo di acquisizione è pari:
– al 150% per gli investimenti fino a 2,5 milioni di euro
– al 100% per gli investimenti compresi tra 2,5 e 10 milioni di euro
– al 50% per gli investimenti compresi tra 10 e 20 milioni di euro.
La maggiorazione non si applica sulla parte di investimenti eccedenti i 20 milioni.
Per gli stessi fruitori dell’iper ammortamento, è confermata anche la maggiorazione del 40% per gli investimenti in beni immateriali strumentali, quali software, applicazioni, piattaforme eccetera.

Detrazioni d’imposta collegate a lavori di casa
Sono prorogate per il 2019, nella misura in vigore quest’anno, le detrazioni d’imposta previste per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio (“bonus ristrutturazioni”), per quelli finalizzati alla riqualificazione energetica di edifici esistenti (“ecobonus”), per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici destinati all’arredo di immobili ristrutturati (“bonus mobili”), per le spese di “sistemazione a verde” di aree scoperte private (“bonus verde”).

Bonus “Ricerca e sviluppo”
La disciplina riguardante il credito d’imposta per le attività di ricerca e sviluppo viene modificata in alcuni aspetti. I ritocchi principali riguardano la riduzione dal 50% al 25% (con alcune eccezioni) dell’aliquota dell’agevolazione e il dimezzamento (da 20 a 10 milioni di euro) del beneficio massimo concedibile a ciascuna impresa.

Canone Tv
Confermato per il 2019 e per gli anni successivi il costo del canone Tv per uso privato: si continuerà a pagare 90 euro all’anno.

Rivalutazioni di terreni e partecipazioni
I titolari di terreni a destinazione agricola o edificatoria e di partecipazioni in società non quotate, posseduti alla data del 1° gennaio 2019, potranno rideterminare il costo o valore di acquisto di quei beni, pagando, entro il successivo 30 giugno, un’imposta sostitutiva dell’8%, calcolata sul valore risultante da una perizia da far giurare entro quella stessa data. Il pagamento potrà anche essere dilazionato in tre rate annuali di pari importo, con applicazione di interessi al tasso del 3% annuo.

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