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Fattura elettronica carburanti dal 2019, i pagamenti devono essere tracciati

Fattura Elettronica Carburanti Dal 2019, I Pagamenti Devono Essere Tracciati

Dal 1° gennaio 2019 le spese per il rifornimento si possono scaricare soltanto se il distributore di carburante emette la fattura elettronica. Il pagamento della benzina, del gasolio o del diverso tipo di carburante (metano, gpl), poi, può avvenire soltanto attraverso strumenti di pagamento tracciabili.
E’ obbligatorio pagare l’acquisto di carburante con mezzi tracciabili: acquistare in contanti non è vietato, ma comporta la mancata deducibilità della spesa.
In particolare, si può acquistare utilizzando tutte le forme di pagamento esistenti diverse dal denaro contante:

carta di credito, prepagata o di debito;
bonifico bancario o postale;
assegno;
addebito diretto in conto corrente;
carta carburante, rilasciata dalla compagnia petrolifera a seguito di un contratto di “netting”, che consente il pagamento in un momento diverso rispetto alla cessione.

Per quanto riguarda le modalità di utilizzo delle carte per l’acquisto di carburante, perché sia garantita la detrazione dell’Iva e la deducibilità dei costi il mezzo elettronico di pagamento deve:

essere rilasciato da un operatore finanziario soggetto all’obbligo di comunicazione all’anagrafe tributaria;
essere intestato al soggetto che esercita l’attività economica.

Perché il distributore possa emettere la fattura elettronica per la deducibilità dell’acquisto di carburante, è necessario preventivamente registrare la modalità di ricezione delle fatture elettroniche nel sito Fatture e corrispettivi dell’agenzia delle Entrate.
In particolare, si deve indicare alle Entrate se si preferisce ricevere la fattura tramite pec (posta elettronica certificata), in questo caso il proprio codice destinatario sarà composto da tanti zeri, oppure se si dispone già di un canale di ricezione (ad esempio, attraverso un intermediario, o grazie a un apposito software) e di un codice destinatario proprio.
Si deve dunque fornire al distributore il proprio codice fiscale, la partita Iva, l’indirizzo, il codice destinatario o la pec.
Per velocizzare le operazioni, dal sito Fatture e corrispettivi si può scaricare il codice QR generato dall’agenzia delle Entrate, contenente tutti i dati utili alla fatturazione elettronica. Il distributore, con l’apposita applicazione, può leggere il codice QR e registrare immediatamente tutti i dati.

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