FONDO PER LA TRANSIZIONE INDUSTRIALE: DOMANDE FINO AL 10 DICEMBRE 2025
E’ partito dal 17 settembre il nuovo sportello per l’accesso alle agevolazioni previste dal Fondo per il sostegno alla transizione industriale (investimento M2C2 – 5.1, sottoinvestimento 1 del PNRR). Con decreto direttoriale MIMIT del 18 luglio è stata infatti riaperta la finestra per la presentazione delle domande: le imprese potranno candidare i loro progetti dalle ore 12:00 del 17 settembre fino alle ore 12:00 del 10 dicembre 2025, esclusivamente tramite la piattaforma informatica gestita da Invitalia per conto del Ministero.
Le risorse disponibili ammontano a circa 135 milioni di euro — somma residua non utilizzata nella precedente edizione del bando (decreto direttoriale 23 dicembre 2024) — e potranno essere eventualmente incrementate con ulteriori stanziamenti, anche di provenienza comunitaria.
Che cosa finanzia il Fondo
Possono accedere all’agevolazione investimenti con costi ammissibili compresi tra 3 e 20 milioni di euro. I progetti devono rientrare in almeno una delle seguenti finalità:
- efficientamento energetico;
- produzione di energia da fonti rinnovabili, cogenerazione o produzione di idrogeno rinnovabile per autoconsumo;
- riduzione del consumo di acqua, diminuzione dell’uso di materie prime e semilavorati e/o riduzione dei rifiuti conferiti in discarica.
L’intensità dell’aiuto sarà modulata in funzione della natura e della localizzazione dell’investimento, nonché della tipologia dei costi sostenuti.
Il bando prevede due riserve specifiche sulle risorse stanziate:
- 40% riservato ai progetti realizzati nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia;
- 50% riservato alle imprese energivore.
La presenza di riserve importanti sottolinea l’obiettivo di sostenere sia il riequilibrio territoriale sia la competitività dei settori ad alto consumo energetico.
Documentazione tecnica: la perizia asseverata
Per essere ammessa, la domanda deve essere corredata da una relazione tecnica in forma di perizia asseverata, redatta secondo lo schema disponibile sul sito di Invitalia. La perizia può essere predisposta da:
- geologi;
- ingegneri e periti industriali (anche appartenenti all’organico della società richiedente), regolarmente iscritti all’ordine professionale di riferimento;
- esperti in gestione dell’energia (EGE) certificati secondo la norma UNI CEI 11339 da un organismo accreditato;
- società di servizi energetici (ESCO) certificate secondo la norma UNI CEI 11352 da un organismo accreditato;
- i legali rappresentanti dei soggetti richiedenti, solo per programmi di investimento contenuti nel perimetro del sistema di gestione dell’energia per il quale l’impresa è certificata secondo UNI CEI EN ISO 50001 da un organismo accreditato.
Requisiti amministrativi e obblighi
Al momento della presentazione della domanda il richiedente dovrà dichiarare il possesso dei requisiti di ammissibilità e, in particolare, essere in regola con gli obblighi previsti dal decreto-legge 31 marzo 2025, n. 39 (misure in materia di assicurazione dei rischi catastrofali).
È importante sottolineare che, a differenza del precedente bando, non è più consentita l’attivazione nei limiti e alle condizioni del Quadro temporaneo Ucraina, regime ormai prossimo alla scadenza (31/12/2025): dunque non si potrà più richiedere l’agevolazione sulla base di quel regime.
Al termine dell’istruttoria Invitalia redigerà una graduatoria entro 120 giorni dalla chiusura dello sportello. La graduatoria indicherà, per ciascuna domanda:
- le domande ammissibili e finanziabili;
- le domande ammissibili ma non finanziabili per insufficienza di risorse;
- le domande non ammissibili.
Come presentare domanda
Le domande vanno inoltrate esclusivamente tramite la piattaforma informatica predisposta da Invitalia; si raccomanda alle imprese interessate di verificare preventivamente la documentazione richiesta (in particolare lo schema della perizia asseverata) e di predisporre con anticipo tutta la documentazione amministrativa e tecnico-economica utile a dimostrare l’ammissibilità del progetto.

