OBBLIGO DI POLIZZA ASSICURATIVA CONTRO EVENTI CATASTROFALI: NUOVE SCADENZE PER LE IMPRESE DOPO IL DL 39/2025

Dal 2024, tutte le imprese italiane devono assicurarsi contro terremoti, alluvioni e altri disastri naturali. Con il Decreto Legge 39/2025 arrivano importanti proroghe, scaglionate in base alla dimensione aziendale.
Obbligo assicurativo per le imprese: di cosa si tratta
Introdotto dalla Legge di Bilancio 2024, l’obbligo di stipulare una polizza assicurativa contro eventi catastrofali rappresenta una delle principali novità normative per il sistema produttivo italiano. La misura mira a proteggere il patrimonio delle imprese da eventi naturali distruttivi – come terremoti, frane, inondazioni ed esondazioni – e a garantire la continuità operativa delle attività economiche dopo un disastro.
La norma si applica a tutte le imprese iscritte al Registro delle Imprese, siano esse con sede legale in Italia o all’estero ma con una stabile organizzazione nel Paese. Sono comprese quindi grandi, medie e piccole imprese (PMI), oltre alle società tra professionisti.
Restano escluse unicamente le imprese agricole, per le quali continua a valere la disciplina specifica del Fondo mutualistico nazionale, che copre le perdite da calamità meteoclimatiche sulle produzioni agricole.
Nuove scadenze: proroga degli obblighi con il DL 39/2025
In seguito alle difficoltà operative e al numero elevato di imprese coinvolte, il Governo ha deciso di posticipare l’obbligo assicurativo con il Decreto Legge n. 39/2025, recentemente pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Le nuove scadenze variano in base alla dimensione dell’impresa:
- Grandi imprese: l’obbligo di stipula, inizialmente fissato al 31 marzo 2025, potrà essere rispettato entro il 30 giugno 2025.
- Medie imprese: nuovo termine fissato al 1° ottobre 2025.
- Piccole e micro imprese, comprese le imprese di pesca e acquacoltura: proroga fino al 31 dicembre 2025.
Questa differenziazione consente un adeguamento graduale e sostenibile, permettendo a ogni categoria di imprese di analizzare con attenzione le proposte assicurative disponibili sul mercato e scegliere la soluzione più adeguata.
Quali beni devono essere assicurati
La normativa prevede che le imprese siano tenute a sottoscrivere una copertura assicurativa che includa i danni diretti derivanti da eventi catastrofali sui seguenti beni:
- Terreni e fabbricati
- Impianti e macchinari
- Attrezzature industriali e commerciali
La copertura deve quindi essere strutturata in modo da salvaguardare l’infrastruttura produttiva e consentire una ripresa rapida in caso di calamità.
Nel nuovo scenario regolatorio, molte compagnie assicurative hanno sviluppato prodotti specifici. Tra queste, Unipol Assicurazioni propone la polizza “Unipol Protezione Impresa”, pensata per offrire coperture modulari e personalizzabili in base al settore e alle esigenze dell’impresa. La soluzione assicura una risposta tempestiva in caso di danno, supportando l’azienda nelle fasi di ripristino e continuità operativa.
Il rispetto dell’obbligo assicurativo non è solo una questione di tutela del patrimonio aziendale. Le imprese non assicurate rischiano infatti di essere escluse da contributi pubblici, agevolazioni fiscali o sovvenzioni statali, che sempre più spesso sono subordinati alla presenza di una copertura assicurativa.
In caso di evento catastrofico, l’assenza della polizza potrebbe costringere l’impresa ad affrontare in autonomia i costi di ricostruzione, con potenziali conseguenze gravi sulla capacità di continuare l’attività.
Orbene, alla luce delle nuove scadenze, è importante per le aziende:
- Verificare la propria situazione assicurativa attuale.
- Richiedere preventivi da diverse compagnie per confrontare offerte e condizioni.
- Analizzare attentamente le coperture offerte dalla polizza, verificando che siano coerenti con i rischi territoriali e settoriali dell’attività.
- Consultare un consulente assicurativo esperto per identificare la soluzione più adatta.
L’obbligo di assicurazione contro eventi catastrofali rappresenta un importante passo verso una maggiore resilienza del sistema produttivo italiano. Le nuove proroghe introdotte dal DL 39/2025 offrono più tempo per adeguarsi, ma il consiglio è chiaro: agire subito. Proteggere l’impresa oggi significa garantirle un futuro più sicuro domani.