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DECRETO SOSTEGNI TER: NUOVI CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO PER LE IMPRESE

DECRETO SOSTEGNI TER: NUOVI CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO PER LE IMPRESE

Il Decreto Sostegni Ter, firmato il 21 gennaio 2022 in Consiglio dei Ministri, prevede nuovi aiuti e ristori pari a circa 1,5 miliardi di euro a sostegno del commercio, della cultura, dello sport e degli enti locali, andando a potenziare quelli già esistenti per i diversi settori che sono stati danneggiati dalla pandemia e in particolare per le attività chiuse fino al 31 gennaio e per coloro che svolgono commercio al dettaglio, ma anche le imprese che operano nel settore della ristorazione, i parchi tematici, le piscine.

Per sale da ballo, discoteche e locali assimilati, i contributi a fondo perduto avranno una dotazione di 30 milioni di euro.

Alle imprese beneficiarie dei nuovi contributi a fondo perduto è riconosciuta anche la sospensione dei versamenti:

relativi alle ritenute alla fonte, e delle trattenute relative all’addizionale regionale e comunale, operati in qualità di sostituti d’imposta, nel mese di gennaio 2022;
relativi all’imposta sul valore aggiunto in scadenza nel mese di gennaio 2022.

La scadenza per il pagamento in un’unica soluzione è fissata dalla bozza del Testo al 16 settembre 2022. 

Viene istituito il “Fondo per il rilancio delle attività economiche di commercio al dettaglio”, con una dotazione pari a Euro 200 milioni per l’anno 2022.

Per ottenere i nuovi contributi a fondo perduto i beneficiari devono:

svolgere prevalentemente un’attività di commercio al dettaglio classificata con uno dei seguenti codici ATECO 2007: 47.19, 47.30, 47.43, tutte le attività dei gruppi 47.5 e 47.6, 47.71, 47.72, 47.75, 47.76, 47.77, 47.78, 47.79, 47.82, 47.89 e 47.99;
avere ammontare di ricavi riferito al 2019 non superiore a 2 milioni;
avere registrato una riduzione del fatturato nel 2021 non inferiore al 30 per cento rispetto al 2019;
avere sede legale od operativa nel territorio dello Stato e risultare regolarmente costituite, iscritte e “attive” nel Registro delle imprese;
non essere in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatorie;
non essere già in difficoltà al 31 dicembre 2019, salvo le eccezioni previste dalla disciplina europea di riferimento in materia di aiuti Stato;
non essere destinatarie di sanzioni interdittive.

Alle imprese aventi diritto sarà riconosciuto un importo determinato applicando una percentuale pari alla differenza tra l’ammontare medio mensile dei ricavi relativi al periodo d’imposta 2021 e l’ammontare medio mensile dei medesimi ricavi riferiti al periodo d’imposta, come segue:

60%, per i soggetti con ricavi relativi al periodo d’imposta 2019 non superiori a € 400 mila;
50%, per i soggetti con ricavi relativi al periodo d’imposta 2019 superiori a € 400 mila e fino a € 1 milione;
40%, per i soggetti con ricavi relativi al periodo d’imposta 2019 superiori a € 1 milione e fino a € 2 milioni.

A favore del turismo s’incrementa la dote finanziaria con ben € 100 milioni per l’anno 2022 al Fondo Unico Nazionale Turismo, in aggiunta a quanto già stanziato dalla legge di bilancio pari a € 120 milioni. Le agevolazioni per le assunzioni si prorogano dal gennaio 2022 al 31 marzo 2022.

Vengono stanziati Euro 20 milioni da destinare a parchi tematici, acquari, parchi geologici e giardini zoologici.

Per l’accesso ai ristori, sono richiesti “cumulativamente” i seguenti requisiti:

riduzione del fatturato non inferiore al 40 per cento rispetto al fatturato del 2019; per le imprese costituite nel corso dell’anno 2020, la riduzione del fatturato è rapportata al periodo di attività del 2020 decorrente dalla data di costituzione e iscrizione nel registro delle imprese, prendendo in considerazione il fatturato registrato nel predetto periodo e il fatturato registrato nel corrispondente periodo del 2021;
nel periodo d’imposta 2021 hanno registrato un peggioramento del risultato economico d’esercizio in misura pari o superiore al 30 per cento.

La misura del credito d’imposta previsto solo per il 2020, secondo le nuove disposizioni del decreto Sostegni-ter, è riconosciuto per l’esercizio in corso al 31 dicembre 2021, anche alle imprese operanti nel settore del commercio dei prodotti tessili, della moda, del calzaturiero e della pelletteria che svolgono attività identificate dai seguenti codici della classificazione delle attività economiche ATECO 2007: 47.51, 47.71, 47.72.

Prorogato l’utilizzo dei buoni per l’acquisto dei servizi termalinon fruiti alla data dell’8 gennaio 2021, entro il 31 marzo 2022.

Al settore della cultura arrivano Euro 111,5 milioni per il 2022. Tra le misure si proroga, al fine di promuovere la ripresa dello spettacolo viaggiante e delle attività circensi danneggiate dalla pandemia, l’esonero fino al 30 giugno 2022 dal pagamento del canone patrimoniale unico.

Nella platea di beneficiari dei ristori previsti dal Decreto Sostegni ter, inoltre, rientrano anche le associazioni e società sportive dilettantistiche maggiormente colpite dalle restrizioni, con specifico riferimento alle associazioni e società sportive dilettantistiche che gestiscono impianti sportivi. Viene prorogato il credito d’imposta per gli investimenti pubblicitari in favore di leghe e società sportive professionistiche e di società e associazioni sportive dilettantistiche che si potrà applicare anche per gli investimenti pubblicitari effettuati dal 1° gennaio 2022 al 31 marzo 2022.

Inoltre, 20 milioni di euro vengono utilizzati nel 2022 per garantire i ristori alle società e alle associazioni che si fanno carico delle spese sanitarie legate alla sanificazione, alla prevenzione e alla diagnosi Covid.

Delle risorse stanziate, € 30 milioni sono destinati alle società e associazioni dilettantistiche che gestiscono impianti per l’attività natatoria.

Per la conferma e i dettagli di tutti i contributi a fondo perduto introdotti dal Decreto Sostegni ter è necessario però attendere il testo definitivo del provvedimento in Gazzetta Ufficiale.

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