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INTERVISTA AL PRESIDENTE DELLA CAMERA PENALE “ALFREDO DE MARSICO” DI LAGONEGRO, AVV. CARMINE VIGLIONE DELLO STUDIO VIGLIONE LIBRETTI & PARTNER SULL’ASTENSIONE DEGLI AVVOCATI PENALISTI ITALIANI NEI GIORNI 19, 20 E 21 APRILE.

INTERVISTA AL PRESIDENTE DELLA CAMERA PENALE “ALFREDO DE MARSICO” DI LAGONEGRO, AVV. CARMINE VIGLIONE DELLO STUDIO VIGLIONE LIBRETTI & PARTNER SULL’ASTENSIONE DEGLI AVVOCATI PENALISTI ITALIANI NEI GIORNI 19, 20 E 21 APRILE.

AVV. VIGLIONE QUALI SONO STATE LE MOTIVAZIONI CHE HANNO DETRMINATO L’ASTENSIONE DEGLI AVVOCATI PENALISTI?
Con Delibera del 27 marzo 2023, la Giunta dell’Unione delle Camere Penali Italiane ha proclamato l’astensione dalle udienze e da ogni attività giudiziaria nel settore penale per i giorni 19, 20 e 21 aprile 2023.
L’astensione proclamata dalla maggiore organizzazione dei penalisti italiani giunge all’esito dell’amara constatazione dell’inoperosità dell’attuale Governo a mettere mano alla realizzazione delle necessarie riforme della giustizia penale preannunciate in campagna elettorale così come all’esito della vittoria dell’odierna maggioranza parlamentare alle elezioni del settembre scorso.
La mancata considerazione delle proposte dell’avvocatura con conseguente accondiscendenza ai “diktat della magistratura”, etichettati come “prontamente eseguiti” hanno relegato in “stand by” le urgenti riforme quali quella dell’ordinamento giudiziario, dei distacchi ministeriali dei magistrati e dei fascicoli per le valutazioni professionali, riponendo nel cassetto la promessa riforma costituzionale finalizzata alla separazione delle carriere dei magistrati che secondo gli originari intenti della maggioranza governativa si sarebbe dovuta innestare sulla proposta di legge di iniziativa popolare presentata proprio dall’Unione delle Camere Penali nel 2017 a seguito della raccolta di circa 70.000 firme.
L’U.C.P.I. ha, pertanto, ritenuto di rendere pubblico il disappunto che è conseguenza, in primis, del “preoccupante ritardo nel concreto avvio del programma di riforme liberali della giustizia penale, così solennemente comunicato dal Ministro al Parlamento, e da questo approvato senza riserve”, a fronte, viceversa, di quelle iniziative di riforma di segno culturale diametralmente opposte a quelle preannunciate, ispirate a idee di segno securitario, carcerocentrico quando non francamente populiste, dettate cioè da fatti di cronaca colti a pretesto per veicolare una idea dello strumento della sanzione penale lontana anni luce dai rivendicati parameti del diritto penale liberale.
PRESIDENTE, IN SEGUITO AL RISCONTRO DI TALI CRITICITÀ QUALI SONO STATE LE REAZIONI DEL GOVERNO?
I penalisti italiani avevano, attraverso l’intervento del Presidente dell’Unione delle Camere Penali Avv. Gian Domenico Caiazza, già segnalato al Ministro la necessità di intervenire con urgenza su quei decreti attuativi della riforma Cartabia che mostrano, anche in difformità dalla legge delega, le maggiori criticità rispetto al comando costituzionale del giusto processo. Tra questi, in particolare la necessità di un intervento urgente sull’art. 581 cpp, commi 1 ter e 1 quater cpp, in tema di esercizio del diritto di impugnazione, gravemente pregiudicato – soprattutto per i difensori di ufficio e dunque per i soggetti da questi di norma assistiti, socialmente più deboli e meno agevolmente reperibili – dalla ingiustificata pretesa, a pena di inammissibilità della impugnazione, di un nuovo mandato ad hoc e di una nuova elezione di domicilio
V’è da dire, tuttavia, che la proclamata astensione dalle udienze, con le ragioni che l’hanno determinata, ha registrato una immediata e concreta attenzione da parte del Guardasigilli, On. Nordio, già a partire dal giorno successivo alla sua proclamazione, tanto in merito al primo tema a fronte dei cui timori il Ministro ha comunicato all’UCPI che il cronoprogramma delle riforme annunziate (su tutte: prescrizione, misure cautelari, intercettazioni, impugnazioni del Pubblico Ministero) è stato approvato formalmente dal Consiglio dei Ministri e che i relativi disegni di legge sono previsti per la fine del mese di maggio 2023. Lo stesso dicasi per la riforma dei decreti attuativi Cartabia in merito ai quali il Ministro ha costituito una commissione tecnica (avvocatura, magistratura, accademia), con una nutrita delegazione di UCPI, che dovrà licenziare le proprie proposte di riforma nell’arco di sei mesi, ma anche previsto la convocazione ad horas di un tavolo sulla ipotesi di riforma urgente dell’art. 581 cpp, presieduto dal Ministro con ANM ed UCPI.
Apprezzando la fattiva attenzione del Ministro, si tratta adesso di misurarsi con le concrete articolazioni di queste riforme, certamente relative a temi cruciali nella auspicata e condivisa prospettiva di una radicale riforma liberale della Giustizia.
AVV. VIGLIONE, NELLA SUA QUALITÀ DI PRESIDENTE, VUOLE ILLUSTARE QUALI SONO LE INIZIATIVE PREVISTE DALLA CAMERA PENALE DI LAGONEGRO PER QUESTI TRE GIORNI DI ASTENSIONE?
In tale contesto, raccogliendo l’invito che l’Unione ha rivolto alle Camere Penali territoriali, la Camera Penale “Alfredo De Marsico” di Lagonegro ha ritenuto aderire all’astensione, prevedendo di porre in essere sul territorio tutte quelle iniziative finalizzate alla mobilitazione della pubblica opinione circa il rispetto degli annunciati impegni di riforma della giustizia penale e dell’ordinamento giudiziario. A tal proposito, nella giornata del 19 aprile si terrà presso il Palazzo di Giustizia di Lagonegro una riunione congiunta con i rappresentanti del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Lagonegro, in primis il Presidente Avv. Vincenzo Bonafine, al fine di valutare ogni utile iniziativa politica di confronto e discussione sulle ragioni e gli obbiettivi della protesta nazionale, velocizzando la deliberata organizzazione dei comitati locali di sostegno al percorso parlamentare della riforma costituzionale per la separazione delle carriere in magistratura, aperti all’intera società civile.
Come Camera Penale saremo presenti insieme alle altre Camere Penali territoriali alla manifestazione nazionale prevista a Roma per il giorno 21 aprile 2023 per il rilancio e la concreta attuazione delle riforme della Giustizia penale.

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