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NUOVO CODICE DEGLI APPALTI

NUOVO CODICE DEGLI APPALTI

Il Codice degli Appalti definito anche Codice dei contratti pubblici regolamenta in modo organico e sostanziale i rapporti tra PA e le società incaricate a svolgere determinate opere pubbliche.
Il nuovo Codice degli Appalti Pubblici composto da 229 articoli entrato in vigore il 1 aprile 2023 sarà operativo dal 1 luglio 2023 con la previsione per il 1 gennaio 2024 della digitalizzazione degli appalti.
Diverse sono le modifiche introdotte dal nuovo Decreto Legislativo n. 36 basato sul principio di risultato (nel rispetto dei principi di legalità, trasparenza e concorrenza si prevede il miglior rapporto tra qualità e prezzo per l’affidamento del contratto e la massima tempestività nell’esecuzione dello stesso) e sul principio di fiducia. Nello specifico il nuovo testo prevede:
– la reintroduzione dell’appalto integrato, consistente nell’affidamento congiunto della progettazione esecutiva e della esecuzione dei lavori con la possibilità di procedere, nei casi previsti, tramite un subappalto a cascata tenuto conto della natura e della complessità della lavorazione;
– il dissenso costruttivo, per evitare il blocco degli appalti, in sede di conferenza di servizi l’ente che esprime un parere negativo, non solo dovrà fornire una motivazione, ma soprattutto fornire una soluzione alternativa oltre al fatto che anche la valutazione dell’interesse archeologico dovrà essere posta in essere contestualmente all’approvazione del progetto;
– per ridurre dai 6 mesi ad un anno la tempistica di una gara sarà introdotta la digitalizzazione della procedura. Tutte le informazioni relative alle imprese saranno contenute in una banca dati degli appalti, una sorta di carta d’identità digitale, che permetterà, nel rispetto del principio di trasparenza, di reperire online, in qualsiasi momento, i dati relativi alle imprese.
– La semplificazione delle cause di esclusione e conseguente tipizzazione della fattispecie, per cui l’illecito professionale invocarsi solo in seguito a condanna definitiva.
– La liberalizzazione degli appalti sottosoglia permetterà inoltre alle stazioni appaltanti di procedere direttamente tramite procedure negoziate ed affidamenti diretti nel rispetto del principio di rotazione.
Dal 1° luglio 2023 è prevista l’abrogazione del decreto legislativo n. 50/2016 e l’applicazione del nuovo codice degli appalti 18 anche a tutti i procedimenti già in corso.

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